Come ci si accorge che un bambino non vede bene?

Quando sono i più piccoli a presentare le prime problematiche è importante capire attraverso una visita specialistica la natura dei disturbi visivi. Ad ogni modo dal ministero della salute ci arrivano dei consigli per individuare e quindi prevenire i disturbi della vista dei bambini.

Infatti, prima si individuano e si curano le anomalie degli occhi, meglio si contrasterà il cattivo sviluppo della vista. Ad esempio, l’ “occhio pigro” (ambliopia), se scoperto precocemente può guarire del tutto.

Vediamo allora quali sono i segnali o i comportamenti del bambino che possono rivelare la presenza di problemi alla vista.

Anche quando non si sospetta qualche problema visivo, il bimbo andrebbe controllato entro il primo anno di età. Inoltre i controlli periodici devono proseguire anche nei primi 5-6 anni. Successivamente la visita può essere ripetuta una volta all’anno o ogni due anni, a seconda delle indicazioni dell’oculista.

Quali sono gli aspetti che i genitori devono controllare nel bambino?
Intanto se gli occhi sono in asse: anche un piccolo strabismo può nascondere un difetto di vista che deve essere corretto. Bisogna verificare anche se il bambino strizza le palpebre per vedere meglio da lontano oppure se assume posture anomale durante la lettura o altre attività visive.

Altri segnali che possono allarmare sono: mal di testa frequenti, lacrimazione abbondante, palpebre e ciglia ricoperte di secrezione. Se dovesse comparire uno di questi sintomi bisogna rivolgersi a un oculista. Ecco in sintesi i segni specifici oculari a cui i genitori devono prestare molta attenzione:
– occhio arrossato
– fastidio alla luce
– strabismo
– scosse irregolari degli occhi (nistagmo)
– abbassamento palpebrale
– occhi troppo grandi o troppo piccoli
– iridi irregolari nella forma e nel colore

Una curiosità : se nelle foto del bambino compare un riflesso rosso nell’occhio è del tutto normale. Se il riflesso è bianco invece è bene farlo controllare!

Anche osservare la postura e i comportamenti del bambino è importante per valutare un eventuale problema agli occhi.
Fai attenzione se il tuo bimbo:
– ha lo sguardo assente
– ha difficoltà nel seguire oggetti in movimento (dai 3 mesi)
– ha difficoltà ad afferrare gli oggetti
– fa cadute frequenti
– ha difficoltà nell’evitare ostacoli
– si avvicina in modo esagerato per guardare gli oggetti
– assume una posizione anomala del capo (testa ruotata da un lato o inclinata su di una spalla)

Attenzione anche all’igiene degli occhi e ai giochi del tuo bambino. Se ci sono animali in casa assicurati che il bambino non tocchi gli occhi dopo averci giocato. Inoltre controlla che il bambino durante il gioco non utilizzi oggetti piccoli e appuntiti potenzialmente pericolosi. Inoltre, fai attenzione che non giochi con liquidi e sostanze irritanti o dannose per gli occhi.

Alcune malattie oculari di carattere ereditario (retinite pigmentosa, strabismo, cataratta congenita, glaucoma congenito) possono predisporre il bambino a problemi della vista.
Inoltre alcune malattie infettive contratte dalla mamma nel corso della gravidanza (come rosolia, toxoplasmosi, ecc.) e le malattie perinatali del bambino (nei nati prematuri o nei nati a termine che abbiano avuto qualche sofferenza alla nascita) devono essere considerate con attenzione, perché possono predisporre il bambino a problemi della vista.